Sovrano Odine di San Giovanni di Gerusalemme

  • Benedizione di S.S. Papa Francesco al S.O.

    Sua Santità Francesco

    Saluta con affetto i distinti dirigenti ed i membri inseriti del "Sovrano Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme" mentre eleva la preghiera di profonda gratitudine al Signore per la loro opera meritoria che realizzano a sollievo nell'assistenza sanitaria e sociale in favore della società; e li stimola a continuare con tanti meritori obiettivi.

    Ugualmente, per intercessione della Beata Vergine Maria chiede all'Altissimo che i membri di questa prestigiosa entità prosieguano aiutando quanti lo necessitano. 

    Come conferma di questi ferventi voti, a loro impartisce con benevolenza la implorata benedizione Apostolica.

  • Cenni di Storia del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme *World Confederation*

     

    La storia del S.O.S.J.J., da oltre 900, anni riempie libri, enciclopedie, manoscritti, ed ogni forma di veicolo che è stato possibile tramandare, raffigurare, costruire, etc. Se volessimo poi pretendere di “fare” la Storia del Sovrano Ordine, potremmo sembrare almeno dei presuntuosi, quindi ci limiteremo a dare qualche “flash” conoscitivo che ci riguarda ed in particolare offrire dati certi ed inoppugnabili circa le nostre origini “post” 1798, la continuità storica ai nostri giorni, secondo statuti e norme “ante 1798”, e via dicendo.

     

    Cenni Storici,

    Nell’anno mille Gerusalemme è occupata dai Saraceni. Un gruppo di filantropi navigatori amalfitani, intorno all’anno1020-1025, ottiene dal Califfo Dehara Ladimellah la concessione per la costruzione a Gerusalemme di un quartiere dotato sopratutto di un “hospitale” per i malati ed i pellegrini, spesso vittime di violenze, rapine e persecuzioni. Nel corso degli anni, la comunità si accresce fino a diventare una vera e propria casa di accoglienza dove  “i monaci ospedalieri”, a Gerusalemme, curano ed accolgono tutti i pellegrini, di ogni colore, razza e religione. In quegli anni, proprio nei luoghi di preghiera e di pellegrinaggio, i predoni attaccavano i viandanti, per cui i monaci, per portare soccorso alle vittime delle ruberie e non essere loro stessi presi di mira dai banditi, furono costretti ad imparare l’uso delle armi, divenendo essi stessi “monaci guerrieri” alla difesa dei deboli, dei poveri, degli afflitti, degli orfani, delle vedove.

    Gli amalfitani rimangono vicini all’ “Hospitale” di Gerusalemme che, nel frattempo, viene gestita dai Benedettini ed in particolare da Fra Gerardo Sasso (a tal proposito sono discordi i riscontri storici,  alcuni come G.G. Napione lo identificano in Gerardo da Tonco (o Gerard Tum), feudatario astigiano partito per la prima crociata, altri, come l’amalfitano Giuseppe Gargano, appunto in Gerardo de Sasso con casa paterna in Scala, nell'attuale borgo del Monastero, (Amalfi del Monte)). Costituita la Confraternita di San Giovanni, Fra Gerardo diviene il primo Gran Maestro dei “monaci in armi” che appoggiano i Crociati e combattono al loro fianco. Nel 1099, alla fine della 1ª Crociata (1095-1099), Godoffredo di Buglione riconquista Gerusalemme, l’anno successivo dopo la sua morte, il fratello Baldovino diventa il primo Re di Gerusalemme,

    La “Sacra Domus” vive il suo momento più esaltante e certo, inizia a svolgere una azione di supporto non solo ai commercianti ed ai pellegrini, ma a quella Confraternita di “frates” che intanto si allarga a macchia d’olio in tutti i luoghi santi. Essa, che assume caratteristiche ed istituzioni proprie, inizia ad operare a favore dei Crociati. In virtù della bolla pontificia del 15 Febbraio, 1113, e seguenti atti, Papa Pasquale II determina l’istituzione degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme, sovrana ed indipendente da ogni autorità civile ed ecclesiastica. Il piccolo sodalizio varca i confine della Palestina e si diffonde in tutta la cristianità dove, per autorizzazione pontificia, può ricevere donazioni e fondare case. Morto Fra Gerardo, nel 1120 è chiamato alla guida del Sovrano Ordine un nobile signore provenzale, Fra Raimondo Du Puy, il quale muta radicalmente l’impostazione, la strategia e la finalità della istituzione. La difesa del Regno Latino di Gerusalemme e il fiorire dello spirito cavalleresco sono alla base del mutamento che induce i “frates” a diventare “equites et servientes armigeri”. Per volontà di Innocenzo III, agli iniziali compiti assistenziali, si aggiungono funzioni militari. Una originale fusione, quindi, tra forza militare a difesa della cristianità e carità ospedaliera a difesa della vita. I Cavalieri di San Giovanni onorano il “drappo rosso con la Croce bianca al centro ed hanno adottato come emblema la croce bianca ottagonale”, combattono per la difesa dei deboli, degli inermi, dei pellegrini, del diritto e della giustizia. Essi sono legati dai tre voti di obbedienza, povertà e castità. I cappellani assicurano le elemosine, mentre i frates curano, consolano e seppelliscono i malcapitati.

    Sono presenti in armi alle Crociate dove si distinguono per valore, coraggio e fedeltà ai valori cristiani. La caduta di Gerusalemme e dell’intera Palestina in mano ai Turchi segnerebbe un momento negativo per l’Ordine se esso non potesse contare sulle “Domus” che restano come isole occidentali nello sconfinato mondo orientale. Nella generosa speranza di riconquistare i luoghi Santi, l’Ordine (1291) si stabilisce a Cipro dove ottiene dal Re Enrico di Lusignano la città di Limisso. É sul mare che adesso si compirà la leggendaria epopea dell’Ordine. Sulle loro navi, battenti bandiera rossa con la bianca croce ottagonale, i Cavalieri difenderanno i convogli dei pellegrini diretti verso i luoghi santi ed attaccheranno senza tregua le flotte nemiche o corsare.

    Successivamente a questi fatti, i cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme nel 1308 comandati dal loro Gran Maestro Foul Ques de Villaret riscattano l‘isola di Rodi dove resteranno per 214 anni lasciando l’isola il 2 gennaio 1523. Successivamente, dopo un pellegrinaggio in varie città in Italia alla ricerca di una sede confacente, nel 1530 Giulio dei Medici, cavaliere dell’Ordine e gia Gran Priore di Capua, divenuto Papa con il nome di Clemente VII, interviene presso l’imperatore Carlo I di Spagna, il quale il 25 luglio di quello stesso anno firma il diploma di concessione (confermato anche da Bolla Papa in perpetuo) del Feudo Nobile e franco dell’isola di Malta (e di Tripoli sulla costa africana). Da questo momento i cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme nella storia vengono indicati più comunemente come i Cavalieri di Malta dalla croce delle 8 punte. Restano nell’isola, divenuta nuova sede di diritto e di fatto della sovranità universale già esercitata dal 1113, fino al giugno del 1798. Fu infatti in tale anno che i cavalieri furono costretti a lasciare l’isola a Napoleone Bonaparte, senza combattere ma con l’onore delle armi perché, dice la storia ufficiale, il Gran Maestro, il tedesco Ferdinand Von Hompesch zu Bolheim, non volle spianare le armi contro altri cristiani cattolici. Perduta Malta, un manipolo di uomini al seguito del Gran Maestro riparò in Italia, mentre circa 400, tra cavalieri e dignitari, si recarono a San Pietroburgo, dove si posero sotto la protezione dello zar Paolo I di Russia. In questa città, in sinodo con i cavalieri del Gran Priorato di Russia, di Germania e di Polonia, questi votarono la dichiarazione ufficiale di decadenza del Gran Maestro, il tedesco Ferdinand Von Hompesch zu Bolheim. Lo stesso zar, con la benedizione anche del Papa preoccupato dello strapotere di Napoleone, assunse prima lo status di “Gran Protettore” e poi quella di 70° Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri di Malta (13 novembre 1798). Il 21 novembre lo zar istituiva le commende ereditarie dell’ordine di Russia, secondo il diritto nobiliare seguito della casa Romanov, composta dal Gran Priorato cattolico e dal Gran Priorato ortodosso che definitivamente innalzò nel luglio del 1799. Paolo I (Petrovič Romanov) muore il 23 marzo 1801. Si può anche affermare che fu l'ultimo Gran Maestro del S.O., infatti, dopo di lui, non ci fu più un Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme riconosciuto indiscutibilmente da tutte le lingue dei Cavalieri nè elevato in un regolare "Sinodo Equestre". Ironicamente, mentre le proprietà dell’Ordine venivano aperte e impunemente saccheggiate da tutti e i suoi territori ovunque invasi, le sei grandi potenze europee sottoscrivevano il trattato di Amiens, il 25 marzo 1802.

    Con questo trattato internazionale di pace si riconosceva e si provvedeva a ristabilire la restituzione dei territori, l’indipendenza, la protezione e la perpetuazione del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Detta sovranità, concessa nel 1113, definita di fatto e di diritto a Rodi nel 1308, riconfermata a Malta nel 1530 e riconosciuta nel trattato di Amiens nel 1802, mai cessò di esistere con o senza territorio. È un principio stabilito dal diritto internazione, che un diritto dopo essere stato concesso non richiede per la sua conservazione la continua esistenza del potere da cui venne acquisito. Se un trattato o un'altra legge è stata applicata nel riconoscere un diritto, la scadenza del trattato o della legge non annulla detto diritto.

     

    Da Malta ai nostri giorni.

    Il 9 febbraio 1803 Papa Pio VII (succeduto a Papa Pio VI morto “in esilio”) “ri-fonda” l’Ordine con la denominazione “S.M.O.M.” (Sovrano Militare Ordine di Malta) e nomina Gran Maestro il Bali Giovan Battista Tommasi di Cortona, non avendo voluto accettare tale Dignità frà Bartolomeo Ruspoli. La ri-fondazione e contestuale nomina del Tommasi (che non fu accettata da tutti i Cavalieri sparsi per l’Europa) sembrava indispensabile al fine di ottenere la restituzione dell’isola di Malta, detenuta dagli Inglesi, che sarebbe dovuta avvenire a “mani del Gran Maestro” pro-tempore, come prevedeva il Trattato si Amiens (1802). Come risultato da questi vicissitudini storiche e politiche il vecchio tronco dell’albero dell’ Ordine si separo in vari rami: Gran Priorato degli Stati Uniti (costituito nel 1794), Gran Priorato Russo (con i Cavalieri partiti da Malta dopo la presa dell’isola da parte di Napoleone), Baliaggio di Brandenburgo (noto come “Johanniterorder”), Priorati d’Inghilterra, Irlanda e Dacia, con altri Priorati, balivati, commanderie, che erano protetti dalle corone europee esistenti o incorporati in altri Regni (Portoghesi, Spagnoli, Polacchi, etc.)

    La storia di questi ultimi 200 anni che ci riguarda, inizia in pratica nel 1797, Nel Gennaio del 1797, l’Ordine infatti fu riconosciuto in Russia da una Convenzione firmata a San Pietroburgo tra lo Zar Paolo I ed il Gran Maestro de Rohan. I termini della Convenzione furono ratificati nell’Agosto, 1797, con il Gran Maestro successore di de Rohan, FraFerdinand von Hompesch che conferì allo Zar il titolo di Protettore dell’Ordine. Nel Dicembre, 1797, durante una solenne cerimonia, lo Zar accettò questa nuova dignità. Questi, successivamente, accettò anche di divenire il 70° Gran Maestro del Sovrano Ordine, cedendo alle richieste dei circa 400 Cavalieri che da Malta si recarono alla sua corte in San Pietroburgo ed ai Cavalieri delle altre lingue di Europa che lo riconoscevano l'unico in grado di ostacolare il potere di Napoleone, con la Benedizione del Papa che era in pratica in ostaggio dell'imperatore francese. Alla morte dello zar Paolo I, Alessandro I, unico erede, non assunse il Gran Magistero dell’Ordine, bensì rimase reggente del Priorato Russo Ortodosso (quale regnante) e “Gran Protettore dell’Ordine” (titolo che confermò in perpetuo per la famiglia dei Romanov), restituendo al Papa le insegne che furono del padre e consentendo così la rifondazione dell’Ordine nel 1803, per i Cavalieri di fede Cattolica.

    Da quella data, le fortune dell’Ordine dei Cavalieri di Fede Ortodossa collimarono quindi con le sorti della famiglia Reale degli Zar di casa Romanov. Una sentenza del 17 Dicembre, 1899, del Tribunale Civile di San Petersbourg riconosce il Diritto Ereditario della Commenda di Svernik-Starolessve del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Malta, nelle persone dei discendenti della Casa Ligny-Luxembourg. Nei primi anni del ‘900, negli Stati Uniti di America, si incontrano diversi discendenti di quelli che furono i Cavalieri del Gran Priorato USA con Cavalieri di tutta Europa, ma principalmente nobili Polacchi, Bulgari e Russi,  emigrati nel nuovo mondo che, attraverso vari incontri e sinodi (1908-1911), determinarono la continuità storica delle proprie origini quali Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme attraverso l’Unione Mondiale dei Priorati Autonomi, USA. Con la rivoluzione bolscevica nella Russia degli Zar (1917), molti nobili emigrarono negli Stati Uniti e si inserirono a pieno titolo nell’Unione Mondiale dei Priorati Autonomi, avendo titolo del Gran Priorato Russo. Il 6 Febbraio 1954, il Gran Concilio dell’Unione dei Priorati Autonomi elesse come loro Gran Maestro il Commendatore Ereditario della Commenda di Svernik-Starolessve e della Commenda di Beon-Toulouse, S.A.R. e I. Principe Nicola de Ligny-Luxembourg de Lascaris Ventimille.

    Il 25 Giugno 1955, la Magistratura Italiana con sentenza passata in giudicato, riconosce S.A.R. e I. Principe Nicola de Ligny-Luxembourg de Lascaris Ventimille, Principe Imperiale e Reale di Cipro e Gerusalemme, Capo della Dinastia delle Ardennes-Lorena, che fu la fondatrice del Regno di Gerusalemme; erede di tutti i diritti Sovrani di detta Dinastia e quale Protettore Gran Maestro, “Jus Sanguinis, Magestatis et Honorum”,dei Priorati Riuniti Autonomi e delle Commende Ereditarie dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Malta, con tutti i diritti della Dinastia, compreso il diritto di conferire o delegare il conferimento dei titoli cavallereschi di quest’Ordine senza limite nell’uso dei titoli corrispondenti da coloro che lo ricevono. La sentenza della Magistratura Italiana del 25 Giugno 1955, facendo una chiara distinzione fra il Sovrano Militare Ordine di Malta, detto SMOM, e l’Unione Mondiali di Priorati Autonomi dice: "Evidentemente il Tribunale Cardinalizio ha inteso trattare soltanto della Nuova Istituzione Papale e non dell’antico Sovrano Ordine rappresentato da tutti i Priorati, i quali, invece, dopo di ciò, decisero di procedere alla nomina del loro nuovo Gran Maestro, ed in data 6 Febbraio 1954, elessero a tale Dignità, il menzionato Principe Nicola de Ligny-Luxembourg di Lascaris Ventimiglia dell’antica Dinastia Ardennes-Lorena."

    La precisazione della Magistratura Italiana al riguardo del Tribunale Cardinalizio, si riferisce (*) alla sentenza del 24 Gennaio, 1953, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del Vaticano, Acta Apostolicae Sedis n° 15 del 30 Novembre 1953, che stabilisce: (*)

    1. Che i poteri e le prerogative accordati all’Ordine come Soggetto di Diritto Internazionale, non costituiscono tuttavìa l’insieme di poteri e prerogative inerenti ad uno Stato Sovrano nel pieno senso della parola.
    2. Che l’Ordine è specificamente un Ordine Religioso approvato dalla Santa Sede.
    3. Che l’Ordine Gerosolimitano è subordinato della Santa Sede ed in particolare della Sacra Congregazione dei Religiosi, e che i portatori di decorazioni dell’Ordine sono dipendenti dall’Ordine e conseguentemente della Santa Sede.

    Il 25 Luglio 1955, S.A.R. e I. Principe Nicola firmò il Decreto della nuova Costituzione.

    Il 3 Agosto, 1962, il Gran Cancelliere Ereditario del Sovrano Ordine di Cipro, Sua Eccellenza Conte Michele Paolo Pietro De Valitch, giurò fedeltà al Gran Maestro dell’Unione dei Priorati Autonomi, S.A.R. e I. Principe Nicola.

    Il 22 Febbraio 1966, l’ormai invecchiato Gran Maestro S.A.R. e I. Principe Nicola, firmò le Lettere Patenti Magistrali che regolavano il processo di successione e che istituivano il Gran Cancelliere Ereditario del Sovrano Ordine di Cipro, Sua Eccellenza Conte Michele Paolo Pietro De Valitch quale Luogotenente Generale del Gran Maestro dell’Unione dei Priorati Autonomi con il diritto alla sua successione. Nell’anno 1968, Sua Eccellenza Conte Michele Paolo Pietro De Valitch, Lorenzo in religione, prese l’ordinazione sacerdotale. Il 3 Luglio 1977, l’Erede Gran Priore del Priorato della Santissima Trinità di Villedieu, Principe La Chastre, membro prominente dell’Unione dei Priorati Autonomi, nominò Sua Eccellenza Conte Lorenzo De Valitch quale Priore Procuratore Generale Ereditario del Priorato di Villedieu. Il 18 Agosto 1977, Sua Eccellenza, divenuto Arcivescovo, Conte Lorenzo De Valitch, firmò il trasferimento e l’istituziòne della Sede Magistrale dei Priorati Autonomi nella Città di New York. Il 23 Agosto 1977, il Procuratore Generale di New York, Luis J. Lefkowitz, concesse l’approvazione giuridica all’Unione dei Priorati Autonomi con il titolo, tradotto in inglese di: “Federation of the Autonomous Priories of the Sovereign Order of  Saint John of Jerusalem, *Knights of Malta*.” Nella stessa data, l’Onorevole Alfred M. Ascione, Giudice della Corte Suprema dello Stato di New York, Primo Distretto Giuridico, approvò questo atto. Il 7 Aprile 1992, Sua Eminenza Arcivescovo Conte Lorenzo De Valitch, Arcivescovo di Efeso, Gran Maestro della “Federazione dei Priorati Autonomi del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri di Malta”, Gran Cancelliere Ereditario del “Sovrano Ordine di Cipro”, ed Priore Procuratore Generale Ereditario del “Priorato della Santissima Trinità di Villedieu”, fisicamente debilitato, veniva ricoverato in un centro specialistico per anziani.

    In Europa, quanti erano stati inseriti ed investiti successivamente a seguito della sentenza del 1955, erano retti ed amministrati da Luogotenenti e Priori residenti in Italia, Svizzera, Francia, Grecia, Polonia e Malta. La maggior parte di questi, con i dignitari ed i cavalieri al loro seguito, non vollero aderire alla successione imposta e non riconobbero la figura di Sua Beatitudine Don Lorenzo, O.S.B., che il 22 Gennaio 1994, nella città di Naxxar, Malta, si era auto-nominato successore di Sua Eccellenza, l’Arcivescovo Conte De Valitch. I problemi posti erano determinanti: 1) quando il Conte De Valitch sottoscrisse con il Gran Maestro S.A.R. e I. Principe Nicola, le Lettere Patenti Magistrali ed i trasferimenti nel 1966, il fatto fu espletato nel contesto del “sinodo” dei Cavalieri del Sovrano Ordine e quindi, secondo le antiche norme, era in effetti il sinodo regolarmente costituito e convocato, Organo determinante, a prendere atto e ad avvalorare l’attività svolta il quella occasione; 2) Sua Eccellenza il Conte De Valitch, in quella data, non aveva ancora “preso i voti” ed era già inserito nel S.O. a tutti gli effetti, quindi ne avrebbe avuto diritto secondo le antiche norme; 3) Non risultavano le convocazioni ai Cavalieri europei (di gran lunga più numerosi), né erano stati invitati a partecipare gli altri Confratelli inseriti in altri Priorati, Balivati, Commende, etc., del S.O. di San Giovanni di Gerusalemme. In conseguenza a questo “mancato riconoscimento”, i Cavalieri europei mantenevano le proprie insegne, la stessa struttura ed il medesimo organigramma con a capi i luogotenenti.

    Ritornando allo studio sulla documentazione, abbiamo detto che è stato accertato e riconosciuto a S.A.R. Principe Nicola de Ligny-Luxembourg de Lascaris Ventimille (25 Giugno 1955, sentenza della Magistratura Italiana), il diritto ereditario di tutti i diritti Sovrani della Sua Dinastia e, quale Protettore Gran Maestro, “Jus Sanguinis, Magestatis et Honorum”, dei Priorati Riuniti Autonomi e delle Commende Ereditarie del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri di Malta, i conseguenti Diritti Dinastici, compreso quello di conferire, o di delegarne altri, i titoli cavallereschi di questo Sovrano Ordine (senza alcun limite nell’uso dei titoli corrispondenti da coloro che lo ricevono). In pratica in tale data la sentenza opera una netta distinzione fra il “Sovrano Militare Ordine di Malta”, detto SMOM di Collazione Vaticana, e l’Unione Mondiale dei Priorati Autonomi affermando: “….. l’antico Ordine, rappresentato da tutti i Priorati, i quali, … decisero di procedere alla nomina del loro nuovo Gran Maestro, ed in data 6 Febbraio 1954, elessero a tale Dignità, il menzionato Principe Nicola de Ligny-Luxembourg di Lascaris Ventimiglia dell’antica Dinastia Ardennes-Lorena." In conseguenza alla citata sentenza del 25 giugno 1955, il Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di San Giovanni di Gerusalemme,  che fu chiamato in passato anche di San Giovanni d'Acri, di Cipro, di Rodi e Malta,per diritto, veniva incorporato dalla Federazione Autonoma dei Priorati Autonomied il 25 Luglio 1955, S.A.R. e I. Principe Nicola ne firmava il Decreto della nuova Costituzione. La documentazione accerta inoltre che il 18 Agosto 1977, fu sottoscritto l’Atto di Trasferimento e Istituzionedella Sede MagistraledellaFederazione Autonoma dei Priorati Autonomi, nella Città di New York. In pratica con tale Atto, nel Primo Distretto Giuridico, della Corte Suprema dello Stato di New York, (approvato dall’Onorevole Alfred M, Ascione, Giudice della Corte) e con il successivo atto del 23 Agosto 1977, venne definitamente omologata giuridicamente la Federazione Autonoma dei Priorati Autonomi,col nome in lingua inglese di: The Federation of the Autonomous Priories of the Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta (atto sottoscritto da Luis J. Lefkowitz, Procuratore Generale di New York, concesso a favore di S.E. l'Arcivescovo Patriarca Lorenzo Michel Pierre conte de Valitch). Successivamente si incontrano riconoscimenti Ufficiali della Federazione  registrati in alcuni Stati U.S.A,  quali il  Michigan, (12 giugno 1978) e Washington, (1 gennaio 1979). Il riconoscimento in Italia (successivo al R. D. di Sua Maestà, Re Vittorio Emanuele di Savoia del 27 gennaio 1943), quale personalità giuridica, è dato alla Federazione a norma dell'art. 11 n. 2 del Trattato di Amicizia tra Italia e stati Uniti d'America, stipulato il 2 febbraio 1948 e ratificato in Italia con la Legge n. 385 del 18 giugno 1949. Nella  The Federation of the Autonomous Priories of the Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, retta da S.E. l'Arcivescovo Patriarca Lorenzo Michel Pierre conte de Valitch, (che dal 1966 aveva assunto la carica anche di Governatore della Federazione), sono confluiti e incorporati  vari Priorati indipendenti di Cavalieri e Dame; ed in particolare è documentato che, dal 22 dicembre 1988 al 7 aprile 1992, S.E. l'Arcivescovo nelle Sue piene funzioni, ha concesso e conferito (bolle sottoscritte sia in New York, che in Austria, Italia, Francia e Malta), Gradi e Dignità Cavalleresche della predetta Federazione a numerosi notabili, politici, economisti, letterati, scienziati, etc .anche di Europa e Russia. L’attività, per oltre 15 anni, in Europa e negli Stati dell’ex URSS, è stata guidata da un Luogotenente Generale e dagli assistenti Spirituali, l’ultimo è stato Don Renato Valente, di Malta.

    In data 28 gennaio 2009, in Roma, determinate le gravissime condizioni di salute del Luogotenente Generale in carica, il quale negli ultimi 3 anni non aveva potuto dirigere adeguatamente i cavalieri ed i dignitari affidati alla Sua guida, è stata indetta una tavola rotonda dei Dignitari, (Balì d’Ambasceria, Priori, etc,), insigniti direttamente dal Luogotenente Governatore, S.E. l'Arcivescovo Patriarca Lorenzo Michel Pierre conte de Valitch negli anni 1985-1991. In occasione di detta tavola rotonda è stato nominato Luogotenente Generale S.A. il  Gran Balì d’Ambasceria, Cav. Dott. Cesare S. Fussoneper guidare i Dignitaried i Cavalieri fino al “Sinodo della Pace”, indetto in pari data (tenuto in Malta dal 30/05 al 02/06/2009), al fine di definire la continuazione della The Federation of the Autonomous Priories of the Sovereign Order of Saint John of Jerusalem, Knights of Malta, dei Priorati Europei e di Russia, ed elevare al più alto Grado del S.O. un avente diritto.Al Sinodo della Pace in Malta, Castello dei Baroni, (30/05-02/06/2009) presenti il  HrH Gran Master Prince don A. Busietta, S.A. il Principe Regente G. Caropaso Gottlieb, Dignitari della Federazione e di altri Ordini Sovrani, Diplomatici e Delegati del Gran Consiglio di Damasco, dei gemellati, del S.O. dei Cavalieri di Ghiaccio e della Confederazione dei Cavalieri Crociati, la Federazione Autonoma dei Priorati Autonomi, Esarcato di Europa e di Russia,ha confermato alla guida dell’ordine S.A. il Luogotenente Generale Cav. Dr. Cesare S. Fussone, con l’elevazione al Grado di Gran Maestro e Don. R. Valente, di Malta, (da decenni guida Spirituale del S.O.)  alla Dignità di Patriarca H.C. Il Gran Maestro,  in data 23 ottobre 2009, ha omologato nello Stato di New York, stante il suo Governatorato, quanto sancito in occasione del “Sinodo della Pace” di Malta con l’Approvazione ed il Riconoscimento Giuridico (a firma del Dipartimento dello Stato di New York, città di Albany, nella persona di Daniel E. Shapiro, Primo Segretario di Stato) lo: “Exarchate of Europe and Russia , FEDAP-SOSJJ Knights. of Malta ( U.S. Priorate, NY) Inc.” al quale confluiscono  e sono incorporati: la” The Federation of the Autonomous Priories of the Sovereig Order of Saint John of Jerusalem, *Knights of Malta*; la Federazione Autonoma dei Priorati Autonomi dell’ Esarcato di Europa e di Russiae i Priorati indipendenti dei Dignitari, dei Cavalieri e delle Dame.

    In data 8 agosto 2012 il Gran Maestro del S.O. ha comunicato al Segretario Generale delle Nazioni Unite l’intenzione di promuovere una rivisitazione del Trattato di Amiens (1802) ed ha altresì contestualmente informato gli altri Ordini, Priorati, Balivati, ed i terzi (via postale e pubblicazioni via internet) in relazione al “Sinodo di Incorporazione” (Rodi 6-7 ottobre 2012). E’ stata in questa occasione che il Sinodo dei Cavalieri, confermando ogni attività espletata nel corso degli anni precedenti, ha determinato la variazione della denominazione del S.O. che da quella registrata di “Exarchate of Europe and Russia FEDAP-SOSJJ Knights. of Malta ( U.S. Priorate, NY)", l'ha sostituita con quella attuale diSovereig Order of Saint John of Jerusalem *World Confederation* (Knights of Cyprus, Rhodes, Malta, Saint Petersburg,”(reg. N.Y.S. Dep. of State, Albany, New York, n.:12231-0001, 29 novembre 2012) ritornando così appunto alla reale propria denominazione e, restituita alla sua essenza con un Sinodo Cavalleresco, ha notificato al mondo che i Cavalieri di San Giovanni sono sempre presenti soprattutto per la difesa dei poveri, degli indifesi, degli orfani, delle vedove, dei sofferenti, in poche parole dei diritti umani e sociali e per la Pace tra i popoli.

     

                                                                                                       S.O.S.J.J.

  • Decreto del Gran Maestro n.: 02/18 del 21 luglio 2018

  • Grossi errori …. pardon ORRORI, relativi alla scelta di revocare l’adesione ad un “Ordine Cavalleresco”.

     

    Dopo ben 35 anni di “onorato servizio” nel Sovrano Ordine, ho avuto modo di vedere un po’ di tutto e di conoscere molti aspetti delle debolezze umane: egoismo, arrivismo, vanagloria, egocentrismo, ambizione, superbia, arroganza, presunzione, vanità, alterigia, vanteria, megalomania, eccetera, eccetera, eccetera ………

    Specialmente negli ultimi anni c’è stato un picchio di domande, e quindi di ammissioni, nei circoli culturali o di preghiera, nelle associazioni umanitarie, filantropiche, di beneficienza, organizzazioni sportive, di volontariato e quant’altro…. ! Ma forse tale fatto è dovuto al bisogno di un “ritorno alla religiosità?” Forse invece abbiamo una vita così tranquilla che dobbiamo movimentarla un po’ prendendoci carico delle problematiche altrui? …. Potrei andare avanti e riempire pagine di ipotesi, invece si da il caso che siamo in presenza di moltissime cause di lievi o terribili frustrazioni, nelle quali spesso la persona cerca di essere, diventare, o meglio solo di “convincersi” di essere importante, cioè “qualcuno”, e quindi l’ “essere” o il “fare” è lo sfogo per colmare lo stato psichico in cui ci si viene a trovare quando si è bloccati o impediti nel soddisfacimento di un proprio bisogno o desiderio.

    Pur non di meno, queste mie riflessioni non vogliono essere uno studio del comportamento né a livello psicologico, che comportamentale, sopratutto perchè ritengo che le varie “frustrazioni”, al 60% degli ultimi 10 anni, sono dovute alla carenza di affetto e di “soldi”, cioè la crisi economica ha irrimediabilmente aggravato anche le incomprensioni nelle famiglie e da qui della coppia con la conseguente profonda solitudine dell'io.

    Ma tutta questa premessa, cosa c'entra con gli ordini cavallereschi? Sotto il profilo psicologico o comportamentale assolutamente nulla, i Lions o una associazione sportiva, a seconda delle caratteristiche individuali della persona, possono essere ottimali per “far parlare di se” o …. porsi in ridicolo!

    Il fatto invece è che, in un Ordine Cavalleresco, si riscontrano diverse problematiche, quali per esempio giuridiche, regolamentari, militari, disciplinari. Infatti, se dovesse finire l'interesse per una associazione sportiva od un circolo culturale, l'individuo non frequenta più o non versa la quota periodica e viene depennato dagli elenchi, fermo il diritto magari di poter nuovamente, nel tempo, essere reintegrato o riassociarsi.

    In un partito politico, organizzazione filantropica o di volontariato, invece, è magari sufficiente presentare le proprie dimissioni che, dal momento della loro accettazione, determinano il momento della cessazione di ogni rapporto.

    L'Ordine Cavalleresco però è tutt'altra cosa e non è assolutamente così semplice determinare la chiusura bilaterale di ogni vincolo: innanzitutto bisogna considerare che nell'Ordine, i propri regolamenti, possono avere centinaia e centinaia di anni e disciplinavano un atto di appartenenza che mostrava una promessa, un giuramento, o addirittura dei voti religiosi. Chi veniva “investito” donava “tutti i propri beni all'ordine” e si affidava a questi per la propria sopravvivenza; veniva creato così un rapporto di solidale fratellanza che non poteva essere annullato o tradito, spesso a pena della morte della parte soccombente in duello (ordini prettamente militari), oppure della “meditazione” solitaria in eremitaggio (ordini monacali-ospedalieri).

    Sin dal rito di investitura veniva indicata la scelta di vita che il “confrate” stava facendo: la triplice domanda del Gran Maestro e la triplice risposta affermativa del neofita a conferma della sua totale decisione, senza nessuna condizione o titubanza; i segni ed i simboli del proprio nuovo modo di essere; i valori ed il credo cui il Cavaliere prometteva e giurava, davanti a Dio ed ai confratelli, di aderire pienamente.

    Quindi, il diventare cavaliere, era in pratica una vocazione che presupponeva l’abbandono della propria volontà per “l’Ideale” attraverso azioni nobili ed altruistiche. Egli doveva dare dimostrazione di coraggio, di sacrificio anche della propria vita; era vincolato per sempre dal voto di fedeltà ai valori ed agli ideali spirituali, primo fra tutti l’amore per Dio e per il prossimo. Nella cavalleria era necessaria la virtus, cioè aver dato prova di “caratteristiche morali e spirituali”, senza di queste o in caso di tradimento ovvero perdita dei valori, della correttezza e dell’onestà, il neofita veniva allontanato con il marchio di “indegno” e non avrebbe mai più potuto avere accesso a nessun altro ordine, congregazione, incarico militare, pubblico, religioso. L’esempio storico per eccellenza lo rappresenta sempre il Caravaggio(Michelangelo Merisi, Milano, 29 settembre 1571– Porto Ercole, 18 luglio 1610) infatti: “…Il 6 dicembre 1608 i cavalieri espulsero con disonore Caravaggio dall'ordine: «Come membro fetido e putrido»”.

    Ritornando quindi al sottile filo di congiunzione che lega il passato con il presente e quindi le posizioni dei membri delle attuali “associazioni”, molto diverse dalla comunione esistente tra i confrati degli ordini cavallereschi, ecco che i cosiddetti “frustrati” spesso sbagliano a cercare esperienze diverse tra le varie forme di organizzazioni esistenti, accomunandole tutte nella stessa categoria, considerata deja vu, ma solo con l’oggetto o scopo sociale tra i più disparati. In tutti questi anni di “onorato servizio” nell’ordine, ogni volta che un neofita aveva avuto uno screzio con un dignitario oppure riteneva che le “regole” fossero troppo “vecchie” per i tempi attuali, anticipando la propria “fuoriuscita”, ….. personalmente con ansia attendevo la “lettera di comunicazione” del membro in questione …. per farmi delle sonore risate!

    Eh si, non avete idea quante fesserie ho dovuto leggere: “comunicazione di revoca dall’obbedienza”, … “lettera di dimissioni motivate”, …. “notifica di annullamento del tesseramento”, …. “comunicazione di dimissioni irrevocabili”, … “scioglimento del vincolo per giusta causa” … e tante altre!

    Ma dico io: “i valori, la spiritualità, la comunione con i fratelli, la carità con il prossimo, dove li mettiamo? Anche se non fossero state ben intese le finalità o non avessero ben capito che un ordine non è una associazione bocciofila, queste persone sono così tanto ignoranti o così molto poco istruite? Cioè hanno forse creato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato? Ovvero avevano una carica politica, elettiva o la presidenza di società? Oppure sono in condizione di schiavitù? …. Ecco perché l’ilarità: le loro frustrazioni li soggioga e non si accorgono di ciò che fanno!

    Quindi in breve, per chiarire definitivamente la ratio giuridica della differenziazione tra adesione ad una semplice attuale organizzazione associativa ed un ordine cavalleresco con centinaia d’anni di costituzione, bisogna innanzitutto considerare la posizione del membro che vuole “uscire”, se questi è un dignitario o un neofita, nella prima ipotesi potrebbe addirittura “abdicare” (cedere, trasferire ovvero rinunziare), od essere posto in “attesa, sonno, etc.” e che indica uno stato di sospensione di ogni diritto conseguente al proprio status, pur mantenendone la capacità di riattivazione. Nella seconda ipotesi invece (al grado di commendatore), ci sono solo queste 2 vie:

    • Comunicazione di “sospensione” dall’ordine: tale posizione sospende tutti i diritti della dignità e del grado pur mantenendo però i diritti di trasmissione agli eventuali eredi della titolarità del titolo. Si vuole anche ricordare che: “…la mancanza di un qualsiasi atto di conferimento od il venir meno dell’originario atto di conferimento, come nel caso di sospensione o revoca dell'atto...” è punita sia dai regolamenti del S.O., (per esempio non può essere utilizzato il titolo sulla carta intestata e sui bigliettini da visita), che dalle norme della Cavalleria e dalla legge (L. 178/1951), e che tale stato rappresenta appunto la sospensione del conferimento.
    • Comunicazione di “recesso” dall’ordine: nel momento in cui il neofita dovesse presentare la comunicazione di RECESSO, viene immediatamente aperto il procedimento disciplinare per valutare a quali condizioni può il Consiglio Magistrale concedere tale atto, ovvero se deve prendere delle decisioni od espletare attività a salvaguardia dei regolamenti, dei Dignitari, degli obblighi di segretezza, etc.

    Comunque ed in ogni caso, di ogni comunicazione l’ordine è tenuto a comunicare, attraverso internet, le attività che intraprende con i propri cavalieri, ed effettua tale pubblicazione agli effetti della comunicazione dovuta per gli atti derivanti dagli accordi stipulati ai fini del Consiglio di Damasco (1988) dagli Ordini Cavallereschi aderenti. Generalmente, con la comunicazione di recesso, quella persona non può accedere in nessun altro ordine cavalleresco firmatario del Consiglio di Damasco.

    Il G. M.                                                                                              Malta, 24.11.2016

    C

  • Il S.O.S.J.J. - *World Confederation* - in breve

     

    Il Sovereign Order of Saint John of Jerusalem *World Confederation* (Knights of Cyprus, Rhodes, Malta, Saint Petersburg), ha sempre cercato di distinguersi tra gli Ordini Equestri per la profonda Ecumenicità dei propri aderenti, aperti al dialogo interreligioso, sulla scorta degli insegnamenti di S.S. Papa San Giovanni Paolo II°.L'Ordine, non nazionale italiano, ma di giurisdizione USA, (Stato di New York), ha una connotazione laica per quanto, dalla maggior parte dei propri Confratelli, viene professata la religione Cattolica. Travalica i confini attraverso proprie strutture ed affiliati quali organizzazione di volontari , fondazioni, associazioni no-profit, ONG, etc., adeguate alle attuali necessità per operare nel sociale, per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, per assistere i bisognosi, gli emarginati, etc., con campagne  di sensibilizzazione e di volontariato.

    Sulla scorta della tradizione, il Magistrale: “Sovereign Order of Saint John of Jerusalem *World Confederation* (Knights of Cyprus, Rhodes, Malta, Saint Petersburg),”,è retto dal Gran Consiglio (consiglio direttivo e di amministrazione), con a capo il Gran Maestro (coadiuvato dai "Patriarchi" e dai "Cappellani"  quali Guide Spirituali).

    In ogni caso gli aderenti, sia laici che religiosi, possono essere di qualunque confessione Religiosa, infatti devono rispettare il credo dei confratelli e di tutti gli uomini con i quali hanno rapporti.

    Essi si impegnano a rivivere le opere dei predecessori che, nell’”Hospitale” di Gerusalemme curavano ed ospitavano tutti gli uomini, senza guardare il colore della pelle, la condizione sociale, il Credo: se Cristiano, Ebreo o Musulmano.

    Riteniamo opportuno specificare:

    • Gli ordini Cavallereschi “Crociati” e riconosciuti dalla Santa Sede sono 3:

    Ordine del Santo Sepolcro, S.M.O.M e Ordine Teutonico. Mentre il primo ha “diritto di precedenza”, con diritto di “cittadinanza dello Stato Vaticano”. Il secondo, di collocazione vaticana,sotto la reggenza di Giovanno Battista Ceschi e Santa Croce, venne riconosciuto da Papa Leone XIII° (Bolla 28-3-1879, “Inclitum antiquitate originis”)consentendo ai cavalieri (comunque quale ordine monastico) di potersi scegliere un Gran Maestro, (carica che a quel tempo, fu vacante sin dal 1805). Chiaramente di altra natura fu il riconoscimento dell'Ordine Teutonico del 27 settembre 1929.

    • gli Ordini Equestri legati ai “Cavalieri di Malta”nel mondo sono circa 200, alcuni sono delle “Commende”, altre “Confraternite onorarie”, altre ancora Balivati o Priorati, anche di religioni Cristiane ma non Cattolica. Cosa a parte è l'Alleanza dei cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme che interessa 5 Ordini tra i quali lo SMOM e 4 nord europei.
    • Lo S.M.O.M è attualmente quello più conosciuto tra tutti, ordine, monastico di Fede Cattolica, fondato in pratica il 9 febbraio 1803 (nomina a Roma di Papa Pio VII° a Gran Maestro del Balì Giovan Battista Tomasi), dopo la morte del 70° Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, lo Zar Paolo I° (1801), avvenuta a San Pietroburgo ove erano emigrati i circa 400 Cavalieri esiliati da Malta a causa della “conquista” di Napoleone. Esso vanta Diritto di Sovranità (Stato, ma senza territorio) ed ha un posto di osservatore alle Nazioni Unite; intrattiene rapporti Diplomatici con oltre 80 Stati nel mondo, ha diversi ospedali, un proprio Corpo di Volontari ed ha svolto un proficuo lavoro a sostegno della Pace.
    • La nostra branca dell' Ordine Gerosolimitano, con sedi in USA (New York) Malta ed in Italia (Roma), questa quale Sede di Pubbliche relazioni delle strutture internazionali, è una organizzazione definita“Soggetto di Diritto Internazionale indipendente, in tutto uguale ad uno Stato estero” . Quindi praticamente siamo gli eredi degli oltre 400 Dignitari e Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che da Malta nel 1798 esiliarono a San Pietroburgo e qui nominarono lo zar Paolo I quale Gran Maestro, continuando la storia dell'Ordine a tutto il 1917 in Russia, e dopo nel mondo, mantenendo ogni diritto fino ai nostri giorni, come determinato e riconosciuto dalle sentenze di varie Magistrature internazionali (1899, 1911, 1946, 1964, 1955, 1994, 2013, 2014, etc.).
  • Messaggio di Augurio e di Speranza del nostro G.M. ai Grandi della terra!

    "Nel porgere un Augurio per questi periodi di Festività: Natalizio, di Nuovo Anno, e tradizionali di varie culture, il nostro pensiero è andato ai Grandi della Terra, affinchè possano, anche per un solo momento (giusto il tempo della lettura del nostro messaggio), pensare ai tanti problemi che i tempi attuali affliggono tutti gli uomini del nostro Mondo!"
  • Ricerca Internazionale: Dirigenti ed Operatori.

    Il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Cavalieri di Cipro, Rodi, Malta, San Pietroburgo: *Confederazione Mondiale*), gradirebbe entrare in contatto con Diplomatici, professionisti dei settori sanitari, legali, sociali ed umanitari, artisti, nobili, in tutto il Mondo, per poter sviluppare le proprie attività con l’apertura di *Commanderie e Balivati* negli Stati scoperti. (E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Buone Feste.

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