Il Sovereign Order of Saint John of Jerusalem *World Confederation* (Knights of Cyprus, Rhodes, Malta, Saint Petersburg), ha sempre cercato di distinguersi tra gli Ordini Equestri per la profonda Ecumenicità dei propri aderenti, aperti al dialogo interreligioso, sulla scorta degli insegnamenti di S.S. Papa San Giovanni Paolo II°. L'Ordine, non nazionale italiano, ma di giurisdizione USA, (Stato di New York), ha una connotazione laica per quanto, dalla maggior parte dei propri Confratelli, viene professata la religione Cattolica. Travalica i confini attraverso proprie strutture ed affiliati quali organizzazione di volontari , fondazioni, associazioni no-profit, ONG, etc., adeguate alle attuali necessità per operare nel sociale, per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, per assistere i bisognosi, gli emarginati, etc., con campagne  di sensibilizzazione e di volontariato.

Sulla scorta della tradizione, il Magistrale: “Sovereign Order of Saint John of Jerusalem *World Confederation* (Knights of Cyprus, Rhodes, Malta, Saint Petersburg),”, è retto dal Gran Consiglio (consiglio direttivo e di amministrazione), con a capo il Gran Maestro (coadiuvato dai "Patriarchi" e dai "Cappellani"  quali Guide Spirituali).

In ogni caso gli aderenti, sia laici che religiosi, possono essere di qualunque confessione Religiosa, infatti devono rispettare il credo dei confratelli e di tutti gli uomini con i quali hanno rapporti.

Essi si impegnano a rivivere le opere dei predecessori che, nell’”Hospitale” di Gerusalemme curavano ed ospitavano tutti gli uomini, senza guardare il colore della pelle, la condizione sociale, il Credo: se Cristiano, Ebreo o Musulmano.

Riteniamo opportuno specificare:

  • Gli ordini Cavallereschi “Crociati” e riconosciuti dalla Santa Sede sono 3:

Ordine del Santo Sepolcro, S.M.O.M e Ordine Teutonico. Mentre il primo ha “diritto di precedenza”, con diritto di “cittadinanza  dello Stato Vaticano”. Il secondo, di collocazione vaticana, sotto la reggenza di Giovanno Battista Ceschi e Santa Croce, venne riconosciuto da Papa Leone XIII° (Bolla 28-3-1879, “Inclitum antiquitate originis”) consentendo ai cavalieri (comunque quale ordine monastico) di potersi scegliere un Gran Maestro, (carica che a quel tempo, fu vacante sin dal 1805). Chiaramente di altra natura fu il riconoscimento dell'Ordine Teutonico del 27 settembre 1929.

  • gli Ordini Equestri legati ai “Cavalieri di Malta”nel mondo sono circa 200, alcuni sono delle “Commende”, altre “Confraternite onorarie”, altre ancora Balivati o Priorati, anche di religioni Cristiane ma non Cattolica. Cosa a parte è l'Alleanza dei cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme che interessa 5 Ordini tra i quali lo SMOM e 4 nord europei.
  • Lo S.M.O.M è attualmente quello più conosciuto tra tutti, ordine, monastico di Fede Cattolica, fondato in pratica il 9 febbraio 1803 (nomina a Roma di Papa Pio VII° a Gran Maestro del Balì Giovan Battista Tomasi), dopo la morte del 70° Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, lo Zar Paolo I° (1801), avvenuta a San Pietroburgo ove erano emigrati i circa 400 Cavalieri esiliati da Malta a causa della “conquista” di Napoleone. Esso vanta Diritto di Sovranità (Stato, ma senza territorio) ed ha un posto di osservatore alle Nazioni Unite; intrattiene rapporti Diplomatici con oltre 80 Stati nel mondo, ha diversi ospedali, un proprio Corpo di Volontari ed ha svolto un proficuo lavoro a sostegno della Pace.
  • La nostra branca dell' Ordine Gerosolimitano, con sedi in USA (New York) Malta ed in Italia (Roma), questa quale Sede di Pubbliche relazioni delle strutture internazionali, è una organizzazione definita“Soggetto di Diritto Internazionale indipendente, in tutto uguale ad uno Stato estero” . Quindi praticamente siamo gli eredi degli oltre 400 Dignitari e Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che da Malta nel 1798 esiliarono a San Pietroburgo e qui nominarono lo zar Paolo I quale Gran Maestro, continuando la storia dell'Ordine a tutto il 1917 in Russia, e dopo nel mondo, mantenendo ogni diritto fino ai nostri giorni, come determinato e riconosciuto dalle sentenze di varie Magistrature internazionali (1899, 1911, 1946, 1964, 1955, 1994, 2013, 2014, etc.).